Ogni volta che mi guardi nasco nei tuoi occhi.
E così i tuoi due anni, Letizia, sono arrivati e con loro anche il tuo desiderio di affermazione,di distacco, di dimostrarmi che tu, da sola, ce la fai.
Insieme a questo è arrivata anche la mia stanchezza, il mio desiderio di far qualcosa per me, quello di avere un minimo di autonomia, quello di avere un'altro piccolo, quello di staccarti un po' dal seno.
E mentre prendo questa decisione, a cuor leggero, decidendo di provarci, Ti dico sinceramente che mamma è stanca e che ora sei grande e il latte si beve quando fai la nanna.
Tu accetti con una tale naturalezza da lasciarmi di stucco, ovviamente con tutto il senso di colpa che l'essere mamme comporta, l'essere mamme di due o più figli ancora di più.
E così nella mia testa si susseguono frasi di auto critica, uniti a pensieri di esaltazione delle capacità e dell'indipendenza dei miei figli che ,ovviamente, non esternerei mai a nessuno da brava finta umile che sono.
Così tu accetti, io mi sorprendo, ancora una volta
e ti guardo, mentre ti addormenti
Pensando a quanto sei dolce, e grande
a quanto mi mancherà tutto questo
a quanto vola il tempo da quando ti ho,
a quanti regali ci ha fatto l'allattamento
al dono immenso che siete, figli miei.
Ti guardo con la malinconia che mi accompagna ogni volta che mi guardi,
nutrendoti al mio seno per addormentarti,
mentre io leggo una storia a Filippo e combatto con i tuoi piedi indomabili.
Ti guardo e rinasco ogni volta che mi guardi.
A Letizia,
la tua mamma stanca,disordinata, distratta,innamorata .
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